Amanda Anisimova era sparita dal tennis per 8 mesi: quello che è successo dopo ti lascerà senza parole

Il mondo del tennis è in fermento e tutti gli occhi sono puntati su Amanda Anisimova, la tennista statunitense che ha appena compiuto una delle imprese più straordinarie della sua carriera. Con oltre 50.000 ricerche nelle ultime quattro ore e un picco di interesse del 1000%, la ventitreenne è diventata il nome più caldo del momento sui motori di ricerca. Il motivo? Ha raggiunto la sua prima finale di Wimbledon battendo nientemeno che la numero uno del mondo, Aryna Sabalenka, in una partita che ha mandato in visibilio gli appassionati di tennis femminile.

La vittoria di Anisimova rappresenta molto più di un semplice successo sportivo: è la dimostrazione che il tennis americano femminile può ancora competere ai massimi livelli internazionali. L’ultima volta che una tennista statunitense aveva raggiunto la finale di Wimbledon risale al 2019, e dal 2010 solo due americane erano riuscite in questa impresa. Numeri che rendono ancora più preziosa la cavalcata della giovane di origini russe, che ha conquistato anche il suo primo ingresso nella top 10 mondiale.

Amanda Anisimova batte Sabalenka e conquista la finale

Quando Amanda Anisimova è scesa in campo per la semifinale contro Sabalenka, pochi avrebbero scommesso sulla sua vittoria. Eppure, con una prestazione da manuale che rimarrà negli annali del tennis femminile, l’americana ha sovvertito ogni pronostico imponendosi con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-4. Un risultato che non solo la proietta nella sua prima finale Slam sull’erba londinese, ma che segna anche un momento storico per il tennis statunitense.

La partita ha mostrato tutta la classe e la determinazione di una giocatrice che ha saputo gestire la pressione nei momenti cruciali. Il tennis di Anisimova ha brillato soprattutto nel primo e nel terzo set, dove ha dimostrato di possedere colpi di grande qualità e una mentalità vincente che le ha permesso di superare una delle tenniste più forti del circuito mondiale.

La storia di Amanda Anisimova dal dramma alla rinascita

Per comprendere appieno l’importanza di questo momento, è necessario ripercorrere il difficile cammino che ha portato Amanda Anisimova fino a qui. Nata il 31 agosto 2001 a Freehold, New Jersey, da genitori di origini russe, Amanda ha iniziato a maneggiare la racchetta a soli tre anni sotto la guida del padre Konstantin. Un rapporto speciale, quello con il papà, che si è tragicamente interrotto nel 2019 quando l’uomo è venuto a mancare per un arresto cardiaco.

Quello stesso anno, Anisimova aveva già fatto parlare di sé raggiungendo la semifinale del Roland Garros, diventando la prima tennista nata negli anni 2000 a centrare questo traguardo. Un exploit che sembrava preannunciare una carriera stellare, ma che è stato seguito da anni di alti e bassi, culminati nella difficile decisione del 2023 di prendersi una pausa dal tennis per otto mesi.

La pausa per la salute mentale che ha cambiato tutto

Nel 2023, Amanda Anisimova ha preso una decisione coraggiosa quanto dolorosa: fermarsi completamente per otto mesi. La causa? Problemi di salute mentale aggravati dagli attacchi ricevuti per il suo aspetto fisico. In un mondo dello sport spesso spietato, la giovane americana ha avuto il coraggio di dire basta, mettendo il proprio benessere davanti alle ambizioni agonistiche.

Il ritorno, avvenuto nel 2024, è stato trionfale. Anisimova ha subito dimostrato di non aver perso il suo tocco magico vincendo il prestigioso torneo WTA 1000 di Doha, uno dei tornei più importanti del circuito. Da quel momento, la crescita è stata costante e inarrestabile, portandola fino ai prati di Wimbledon dove ha scritto la pagina più bella della sua carriera.

Il tennis aggressivo di Anisimova che conquista Wimbledon

Quello che rende Amanda Anisimova così speciale non è solo la sua storia personale, ma anche il suo stile di gioco distintivo. Tennista dall’approccio aggressivo e offensivo, non ha paura di prendere l’iniziativa e di dettare il ritmo degli scambi. È proprio questa mentalità che le ha permesso di mettere in difficoltà avversarie sulla carta superiori, trasformando ogni match in una battaglia di nervi e tecnica.

Il suo tennis è l’espressione di un carattere forte, temprato dalle difficoltà ma mai piegato dalle avversità. Quando Anisimova entra in campo, porta con sé tutta la determinazione di chi ha dovuto lottare per ogni singolo punto, non solo contro le avversarie ma anche contro i propri demoni interiori. La sua capacità di variare il gioco e di cambiare ritmo ha fatto la differenza in molte partite del torneo londinese.

Wimbledon 2024: finale storica per il tennis americano

Ora tutti gli occhi sono puntati sulla finale di Wimbledon, dove Amanda Anisimova affronterà la vincente del match tra Iga Swiatek e Belinda Bencic. Un appuntamento che promette di essere spettacolare, con l’americana che avrà l’opportunità di coronare il suo sogno più grande: vincere il suo primo titolo del Grande Slam sui prestigiosi prati dell’All England Club.

La storia di Anisimova è la dimostrazione che nel tennis, come nella vita, non esistono strade senza ostacoli. Quello che conta è la capacità di rialzarsi, di credere in se stessi e di non arrendersi mai. E se c’è una cosa che questa straordinaria atleta ha dimostrato, è proprio di possedere tutte queste qualità in abbondanza. Il tennis mondiale ha ritrovato una delle sue stelle più brillanti, pronta a scrivere un nuovo capitolo della storia del tennis femminile americano.

Cosa rende più speciale la vittoria di Anisimova?
Ha battuto la numero uno mondiale
Prima finale Slam dopo anni difficili
Rinascita dopo la pausa per salute mentale
Tennis aggressivo che sorprende tutti
Rappresenta il futuro del tennis USA

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