Stasera in tv Buongiorno notte con Maya Sansa: il film di Bellocchio sul caso Moro che ha diviso l’Italia

In sintesi

  • 🎬 Buongiorno, notte
  • 📺 Rai 3, ore 21:20
  • 🕯️ Un film di Marco Bellocchio che racconta il caso Moro attraverso lo sguardo intimo e tormentato di Chiara, giovane brigatista, offrendo una rilettura psicologica e umana degli anni di piombo, lontana dalla retorica e ricca di innovazione narrativa.

Rai 3 HD, Marco Bellocchio, Buongiorno, notte e il caso Moro sono i protagonisti indiscussi della serata TV di oggi, venerdì 11 luglio 2025. Difficile trovare un’opera capace di rileggere una pagina tanto drammatica della storia italiana con l’intensità, la pietà e l’originalità offerte da questo grande classico del cinema recente. Se ami il cinema d’autore, la narrazione storica mai banale e i personaggi sfaccettati, stasera non puoi perderti “Buongiorno, notte” in onda su Rai 3 alle 21:20.

Buongiorno, notte, Marco Bellocchio e la sua visione del caso Moro

“Buongiorno, notte” non è il solito film sulle Brigate Rosse o sulla prigione di via Montalcini. Qui Bellocchio rifugge la cronaca per immergerci nella mente e nei tormenti di Chiara, interpretata magistralmente da Maya Sansa. Chiara è una giovane donna, brigatista, coinvolta nel sequestro di Aldo Moro, ma prima ancora è un’anima inquieta, lacerata dalla quotidianità sospesa tra rivoluzione, normalità, lavoro di copertura, piccole faccende domestiche e notti insonni. Un punto di vista femminile ed emotivamente potentissimo, tanto raro quanto necessario nella narrazione italiana di questi fatti.

Non aspettarti una ricostruzione storica pedissequa. “Buongiorno, notte” — ispirato al romanzo “Il prigioniero” di Anna Laura Braghetti — è un viaggio onirico e psicologico, dove la realtà irrompe nei sogni, nei rimorsi e nei dubbi morali dei protagonisti. I piani temporali e mentali si sovrappongono, come solo Bellocchio sa fare. Ed è anche qui che il film lascia il segno: ci mostra che il male e la banalità della violenza possono nascondersi tra le mura di un appartamento qualunque, negli sguardi sfuggenti, nei piccoli gesti quotidiani che sanno di tragico.

Il cast di Buongiorno, notte e l’innovazione del racconto sul terrorismo italiano

Il talento di Bellocchio, qui regista e sceneggiatore, si combina con interpretazioni memorabili: oltre alla già citata Maya Sansa, nel cast ci sono Luigi Lo Cascio (lo ricordate ne “I cento passi”?), Pier Giorgio Bellocchio, e soprattutto Roberto Herlitzka nel ruolo di Aldo Moro, in una delle performance più intense del cinema nostrano. Ogni attore mette in scena una gamma complessa di emozioni e contraddizioni: ideali infranti, ideologie schiacciate dal peso della realtà e silenzi che parlano più di mille lettere clandestine.

Impossibile non citare alcune scelte di messa in scena che hanno fatto scuola, come la memorabile sequenza in cui risuona “Shine On You Crazy Diamond” dei Pink Floyd: un contrasto potentissimo tra musica e immagini che ti rimane impresso e che dimostra, ancora una volta, quanto Bellocchio abbia saputo innovare il linguaggio del cinema italiano. Di fatto, “Buongiorno, notte” ha ridefinito per molti spettatori il modo stesso di raccontare il terrorismo, scegliendo l’introspezione e la tragicità umana al posto della retorica ideologica.

Cosa resta di “Buongiorno, notte”? Una prospettiva che disturba e fa pensare

Questo film è diventato rapidamente un punto di riferimento per chiunque voglia capire non solo la storia del caso Moro, ma anche come il cinema italiano possa affrontare i traumi collettivi senza avere fretta di giudicare, prendendo invece la strada più impervia dell’empatia e del dubbio morale. È un film che divide, scuote e allo stesso tempo offre un ritratto dolorosamente umano di chi si trova a vivere (e subire) la Storia. La scelta di Bellocchio di lavorare a stretto contatto con la famiglia — con il figlio Pier Giorgio tra gli interpreti — e con attori di tale spessore, ha garantito un risultato capace di travalicare il racconto politicamente neutro per arrivare a una dimensione quasi universale della coscienza e della responsabilità.

Inoltre, il titolo stesso — tratto da una poesia di Emily Dickinson — è una dichiarazione di poetica: il confine sottile tra sogno e incubo, tra notte storica e alba di consapevolezza, è la chiave per leggere tutta la narrazione. Un piccolo, grande esempio di cinema che innova senza scordare il passato, che abbraccia il presente con sguardo spietato e commosso insieme.

  • Per chi ama il cinema d’autore, è una tappa obbligata.
  • Se ti interessa la storia italiana, ma senza stereotipi, preparati a un viaggio inedito nel cuore oscuro degli anni di piombo.

Stasera lascia spazio al coraggio e alla profondità: sintonizzati su Rai 3 alle 21:20 per “Buongiorno, notte”. Per chi ama il grande cinema e vuole ancora farsi travolgere da narrazioni nuove, intense e, perché no, un po’ disturbanti. Una scelta che non ti farà sicuramente pentire di essere rimasto sul divano.

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